E’ possibile presentare dichiarazione rettificativa dei valori esposti fino al termine previsto per l’accertamento, cioè fino alla notifica dell’avviso o al termine di decadenza entro cui deve essere notificato (due anni dal pagamento dell’imposta principale).
A sua volta, l’avviso di liquidazione dell’imposta principale deve essere notificato entro 3 anni dalla data di registrazione della denuncia di successione (art. 27 c. 2). La denuncia di successione deve essere presentata, di regola, entro un anno dalla data di apertura della successione (art. 31 c. 1).
La posizione del fisco rappresenta un’innovazione rispetto al passato, quando si sosteneva che la rettifica (con le eccezioni di quelle relative ad errori materiali o di calcolo che risultano rilevabili anche d’ufficio) dovesse essere presentata entro lo stesso termine in cui si doveva presentare la denuncia da correggere.
Di conseguenza, i contribuenti, fino a quando non ricevono un avviso di rettifica o fino a quando si prescrive l’azione di rettifica, possono integrare la dichiarazione di successione sia in senso favorevole che sfavorevole.