Viene estesa la disciplina del reverse charge IVA alle cessioni di beni effettuate nei confronti della grande distribuzione organizzata, ai servizi di pulizia, alla cessione di gas, energia e certificati energetici.
Per le cessioni nei confronti della GDO occorre che il Consiglio Europeo conceda all’Italia la possibilità di derogare all’art. 395 della direttiva 2006/112/CE. I soggetti interessati sono i supermercati (superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati), gli ipermercati (superficie oltre 2.500 metri quadrati) e i discount (esercizio interamente a libero servizio con superficie tra 200 e 1.000 metri quadrati).
Il settore delle pulizie comprende anche demolizione, installazione di impianti e completamento di edifici, estendendo l’attuale reverse charge per il subappalto nel settore edile.
Le cessioni di energia e gas soggette a reverse charge sono quelle effettuate nei confronti di un soggetto rivenditore residente nel territorio dello Stato.