Categoria: INPS

Nel caso di collaborazioni coordinate e continuative il committente non può accollarsi l’intero onere, senza rivalersi sul lavoratore, perché ci troveremmo di fronte alla corresponsione di somme non assoggettate a contribuzione. Tale situazione non è perciò ammissibile.

Deve essere comunicata all’INPS anche la cessazione dell’attività di lavoro autonomo o eventuali variazioni.

Non vi è l’obbligo di iscrizione per chi presta la propria attività gratuitamente (es. amministratori di associazioni senza fine di lucro)

Sono esclusi gli ultra sessantacinquenni alla data di entrata in vigore dell’obbligo (30.4.1996) Dal 30 giugno scatta l’obbligo di iscrizione per pensionati e coperti da altre forme previdenziali. Il 10% agisce sul reddito NETTO. 2/3 del contributo sono a carico del datore di lavoro, mentre 1/3 lo paga il lavoratore. Soggetti senza P.IVA -> subiranno […]

Decorrenza obbligo per contributo:– 1/4/96 per chi non è iscritto ad una cassa;– 1/6/96 per chi è pensionato o è iscritto a forme pensionistiche obbligatorie. I termini per l’iscrizione diventano, quindi, risp. 30/4 e 31/7. Rivalsa per i professionisti, che possono riaddebitare ai committenti una cifra pari al 4% del compenso lordo. L’obbligo di versamento […]

I redditi d’impresa sono esclusi dal contributo Gestione Separata Il diritto d’autore (che è escluso dal contributo) sussiste quando viene ceduta un’opera dell’ingegno tutelata dalle norme sul diritto d’autore. Se la prestazione è una collaborazione generica (correzione bozze, redazione informative), il reddito si considera collaborazione continuativa (soggetto al contributo) Per attività di sindaco e revisore […]