Categoria: Imposte dirette

Il reddito delle società di persone è attribuito ai soci che risultano tali alla fine del periodo di imposta. Se un socio cede la propria quota nell’anno, non avrà percepito alcun reddito di partecipazione da dichiarare nel quadro H

I compensi corrisposti ai praticanti rientrano tra i redditi di cui all’art 47 c. 1 lett. c) DPR 917/86 (redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente: somme corrisposte a titolo di sussidio per addestramento professionale). Dal 1º gennaio 1998, essendo i professionisti divenuti sostituti di imposta, deve essere operata una ritenuta d’acconto ai sensi degli […]

L’aliquota di ammortamento del software varia a seconda del titolo in base al quale si utilizza: – se è auto prodotto o acquistato in proprietà dall’impresa, si ammortizza secondo le regole della proprietà industriale (3 anni, art. 68 c. 1 DPR 917) – se è acquisito in concessione per lo sfruttamento commerciale, secondo la durata […]

Il momento di pagamento della fattura è quello di pagamento tramite carta di credito, perché il momento addebito in conto corrente o la valuta di addebito rilevano solo al fine del calcolo degli interessi nel rapporto professionista / banca.

L’indeducibilità dei compensi pagati al coniuge vale anche in caso di separazione legale, poiché questa non comporta lo scioglimento del vincolo matrimoniale, ma solo la modificazione di alcuni effetti.

L’attività libero professionale intramuraria dei medici è assimilata al reddito da lavoro dipendente, per cui il medico può chiudere partita IVA e cessare ogni adempimento contabile. I compensi sono soggetti alle ritenute su lavoro dipendente e vanno dichiarati nel mod. 740/C. Inoltre, i compensi sono esenti da IRAP.

Limite per familiari a carico: il familiare deve avere redditi inferiori ai 5,5 ML annui (oggi 2.841 euro – ebbene sì, il limite di reddito è invariato dal 1998!) Per il coniuge non ha rilevanza la residenza, purché non sia legalmente separato.

Non sono deducibili gli interessi passivi su mutui prima casa se non è stata fissata la residenza nei locali entro sei mesi dall’acquisto, anche se ciò è dipeso da cause di forza maggiore.

Il professionista che riceve l’iscrizione a ruolo per contributo integrativo superiore a quanto riaddebitato in fattura ai propri clienti (es. perché il contributo riscosso è inferiore al minimo imponibile), deve predisporre un prospetto nel quale risulti la differenza tra il contributo riscosso e quello iscritto e dedurre tale differenza nel quadro P del mod. 740.