Secondo la sezione 18 della CTP di Milano, la rettifica del reddito sulla base dell’applicazione dello studio di settore è illegittima stante l’approssimazione territoriale dello strumento.
Nel caso di specie, il contribuente, titolare di un negozio di abbigliamento in periferia evidenziava che la presenza di numerosi centri commerciali nella zona aveva sensibilmente ridotto il volume delle vendite del suo negozio. Il contribuente ha inoltre esibito simulazioni dello studio di settore indicando diverse localizzazioni del negozio (Milano città e Roma città, invece che in un comune della provincia di Milano) da cui risultava che i ricavi avrebbero dovuto essere solo del 2,5% superiori.
La CTP ha rilevato che gli studi di settore rientrano tra gli strumenti di accertamento analitico-induttivi, quindi l’onere della prova ricade sull’ufficio; inoltre la legge 133/2008 ha previsto l’elaborazione degli studi su base locale, stante la loro approssimazione territoriale.