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Ultime novità in campo fiscale

Conti correnti dei professionisti

L’obbligo di tenuta di conti correnti su cui i professionisti devono fare affluire le somme riscosse nell’esercizio della professione e da cui devono essere attinte le somme per i relativi pagamenti NON si estende all’obbligo di avere conti correnti specifici “dedicati” esclusivamente all’attività di lavoro autonomo.

Secondo la circolare 28/E dell’Agenzia delle entrate, i conti correnti “non necessariamente devono essere ‘dedicati’ esclusivamente all’attività professionale, ma possono eventualmente essere utilizzati anche per operazioni non afferenti l’esercizio dell’arte o della professione.”

Eventuali prelievi e versamenti dal/sul conto corrente per esigenze personali o familiari del professionista non comportano la presunzione che le somme movimentate costituiscono compensi dell’attività professionale.

Nella circolare non esiste alcuna indicazione circa il fatto che i pagamenti devono “passare direttamente” dal conto corrente: se ciò fosse, si arriverebbe all’assurdo di obbligare a pagare con assegno anche l’acquisto di un quotidiano o di un caffé al bar. Dalla interpretazione letterale della norma, dovrebbe discendere solamente il fatto che ad un prelevamento in contanti dal conto corrente dovranno fare seguito (anche nei giorni successivi) i pagamenti in contanti da ricondurre al prelevamento.

La circolare prevede anche il fatto che i contribuenti non sono tenuti a dimostrare la destinazione dei prelevamenti di importo tale da essere riconducibili alle normali esigenze personali o familiari.

Fonte: Sole 24 ore del 2006-08-10 pag. 18

Provvedimento: Circolare del 2006-08-04 num. 28/E