Le modifiche ai contratti di locazione sono sempre soggette all’imposta di registro in misura fissa (67 euro) quale corrispettivo per il servizio volontariamente chiesto all’ufficio delle entrate, anche se il contratto originario era soggetto a cedolare secca.
Il fisco sostiene che, trattandosi di eventi che riducono la base imponibile dell’imposta di registro, non vi è obbligo di registrazione in termine fisso e le parti potrebbero utilizzare un altro sistema per fare assumere data certa all’atto. Se le parti scelgono la registrazione, è dovuta la tassa fissa anche se il contratto è soggetto a cedolare, quale corrispettivo della registrazione volontaria.